CAGLIARI. Concerto dei Golaseca in Sardegna. È quasi arrivato il momento dei saluti quando quattro persone si avvicinano al palco e "fanno il saluto romano davanti a centinaia di persone, inneggiando al duce". A raccontare l'episodio è il cantante Roberto Cossu, che con un post su Facebook spiega nel dettaglio cosa sia successo quella sera. "Ho visto 4 "uomini" avvicinarsi velocemente al palco, non erano lì per il nostro concerto, non erano lì per festeggiare insieme alle altre persone, sono arrivati per dare fastidio. Si sono messi davanti al palco tre di loro ed uno di fronte a scattare foto o video, a quel punto ho fermato la nostra esibizione richiamando la sicurezza per allontanare delle persone che inneggiavano al duce e facevano davanti a centinaia di persone il saluto romano. Sono stati giustamente allontanati, nel frattempo minacciavano". "Avevano le magliette di CasaPound", scrive Pier Franco Devias, leader di Liberu. E aggiunge: "Dopo l'intervento del servizio d'ordine uno di loro faceva il gesto del taglio della gola al cantante". Un'irruzione che non può passare inosservata, soprattutto in questo periodo di "tensione" del nostro Paese, dove si sommano uno dopo l'altro aggressioni a sfondo razzista ed episodi di intolleranza. Così il cantante dei Golaseca precisa: "Noi vogliamo suonare per la gente libera e rispettare con la nostra musica tutte le persone che fanno grandi sacrifici per averci nelle loro feste, non vogliamo vedere ai nostri concerti slogan politici".
"Irruzione di fascisti": concerto interrotto in Sardegna
- Marzia Diana
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