CAGLIARI. Addio alla scrivania: il Comune di Cagliari ha approvato la delibera sul telelavoro. L'amministrazione risparmierà 100mila euro annui sui buoni pasto e straordinario. Dal 1 gennaio 2018 quindici dipendenti (130 entro il 2019) potranno lavorare comodamente da casa o da qualsiasi posto, semplicemente con un computer e una connessione a internet grazie alla nuova organizzazione della struttura interna del Comune migliorando la produttività del 15/20 per cento. Numerosi i vantaggi per i lavoratori, cittadini e per la macchina comunale. Infatti si risparmierà sui costi immobiliari, si ridurrà l'assenteismo e i dipendenti potranno ottenere un maggiore equilibrio fra vita privata e lavoro. In particolare il provvedimento, primo tra i Comuni del centro-sud, consentirà di rimuovere gran parte degli ostacoli che oggi costituiscono una discriminazione per il genere femminile in campo professionale (il 47 per cento dei dipendenti sono donne e tra loro il 67 per cento ha richiesto un part-time ). Inoltre la collettività potrà usufruire di una migliore qualità e celerità dei servizi al cittadino e una riduzione dei livelli di traffico e quindi dell'inquinamento e delle polveri sottili. Aumenterà anche la possibilità di ingresso nel mondo del lavoro per le persone disabili. "Il rischio è che il dipendente lavori troppo - ha precisato Danilo Fadda, assessore comunale al Personale - le attività telelavorabili sono circa il 60/70 per cento. Qualora le richieste dovessero essere superiori, i criteri daranno precedenza a determinate categorie, quali ad esempio quelle protette ".
Taglio della vita d'ufficio per i dipendenti del Comune, arriva il telelavoro da casa
- Monica Magro
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