SASSARI. Parlano tra loro di stragi e sono pronti a uccidere una volta usciti dal carcere: le intercettazioni all'interno del penitenziario di Bancali a Sassari hanno permesso di scoprire una serie di conversazioni choc tra i detenuti islamici (tutti accusati di associazione terroristica). Minacce contro l'Italia, preghiere in nome di Allah, e commemorazioni per gli autori dell'attentato a Charlie Hebdo: tutto parte nel gennaio del 2017 quando Nabil Benamir arrestato in Liguria nell’agosto del 2017 mentre preparava un attentato con un camion sulla folla incontra in carcere altri fondamentalisti islamici. Prima una rivolta interna domata dalla polizia, poi il tentativo da parte di uno dei detenuti di uccidere un agente a colpi di coltello. E tra le intercettazioni choc si parla anche di "uccidere italiani non appena scarcerati". Tutti i dettagli nel servizio.