CAGLIARI. Sulle tombe, al cimitero di San Michele, c'è un biglietto incollato con il nastro adesivo. È attaccato al loculo di centinaia di defunti e porta la firma del comune di Cagliari. "Il concessionario di questo loculo - si legge - è pregato di presentarsi in direzione per urgenti comunicazioni che La riguardano". Un biglietto di avviso poco chiaro, per nulla esplicito, presente quasi in ogni corsia del cimitero cagliaritano. Le "urgenti comunicazioni" di cui si parla riguardano la concessione del loculo, in scadenza di lì a poco. Dopo trent'anni, per poter tenere i propri cari nella tomba inizialmente scelta servono 703 euro. Non rinnovi? La direzione del cimitero procede alla esumazione della salma e "affitta" il loculo a qualcun altro.
Quel che stupisce di tutta questa storia, però, è quel fogliettino di carta attaccato sulle tombe, forse segno di una crisi che ormai coinvolge un po' tutti. Se fino a qualche anno fa gli avvisi arrivavano ai parenti dei defunti attraverso una chiamata, ora il comune si limita a far incollare dei pezzetti di carta sui loculi in scadenza. E chi non passa a portare un fiore ai suoi cari? Difficilmente verrà a conoscenza della scadenza imminente.
Colpa della crisi o meno, anche chi va a portare un fiore al proprio caro defunto si trova spiazzato di fronte a quegli avvisi attaccati con il nastro sui loculi. E un commento sulla vicenda arriva anche dal presidente della Cascom Stefano Lai, il primo a segnalare la presenza di centinaia di avvisi al cimitero di San Michele: "Per alcuni, anzi per molti,non c’è pace nemmeno dopo la morte. Oggi alla crisi finanziaria ci devi aggiungere anche lo sgretolamento delle famiglie, la perdita dei valori, la mancanza di comunità e di senso di appartenenza, e questo è il risultato. Tutti quei bigliettini mi hanno fatto un bruttissimo effetto e tanti loculi vuoti hanno reso più drammatica quella sensazione spiacevole, di sfratto".