CAGLIARI. Hanno un colorito più scuro - soprattutto intorno agli occhi- e "una carcassa più grande rispetto a quelli sardi". Sono gli agnelli romeni, arrivati in Sardegna e scoperti pochi giorni fa: macellati nella nostra Isola e pronti per essere immessi sul mercato della grande distribuzione. Dodicimila esemplari che avrebbero fruttato un milione di euro (QUI LA NOTIZIA). Non sardi, non marchiabili Igp - per legge, invece succedeva - e devastanti per il mercato: sono queste carni ad abbattere il prezzo con la concorrenza sleale.
L'intervista a Battista Cualbu
“Siamo riusciti a non portare nelle tavole dei sardi agnelli arrivati dalla Romania e spacciati per isolani”, ha spiegato Battista Cualbu, presidente del Contas, “non è vietato esportare e importare i prodotti, ma i sardi devono essere messi nelle condizioni di poter scegliere se mangiare i nostri agnelli o altri”. Non è dato sapere se però sia pericoloso. “Non possiamo dirlo”, precisa Cualbu, “possiamo solo dire che in altre nazioni è permesso l’utilizzo di antibiotici da noi banditi da tempo”.