CAGLIARI. Lo stop della Regione ai lavori su Tuvixeddu era legittimo. E Coimpresa dovrà accontentarsi di un milione e 200 mila euro, decisamente meno dei quasi 78 milioni stabiliti dal lodo arbitrale. Lo ha deciso la Corte d'Appello di Roma, che ha accolto il ricorso della Regione. "È andata bene", è il commento a caldo dell’avvocato della Regione Federico Sorrentino, che ha ricevuto stamattina il provvedimento che ridimensiona notevolmente il risarcimento alla Nuova Iniziative Coimpresa, società del gruppo Cualbu, per la mancata realizzazione del maxi progetto edilizio sui colli di Tuvixeddu e Tuvumannu, un’area di 48 ettari.
Stando alla recente decisione della Corte d’appello di Roma, parte del lodo è stata annullata, come richiesto dai legali della Regione: i quali sostenevano che il Ppr della Giunta Soru fosse applicabile all’area in cui sorge la più grande necropoli punica ancora esistente. E che di conseguenza lo stop al progetto di Nuova Iniziative Coimpresa sarebbe stato legittimo.