Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. “Il viaggio da Londra a Cagliari? Un incubo”. Il racconto arriva da un lettore che nella notte di lunedì, con la sua famiglia, sarebbe dovuto tornare nel capoluogo della Regione. Quello che sarebbe dovuto essere un qualunque viaggio si è trasformato in una vera e propria odissea, nella sua accezione mitologica.
"Il volo di rientro da Londra, con Ryanair, era alle 21,55 ora italiana. Eravamo io, mia moglie e le nostre due figlie", racconta, "Che qualcosa non doveva andare l’avevamo capito in aeroporto a Stansted: 30 minuti prima del decollo, tutti in fila al gate per l’imbarco poi l’annuncio: il gate era cambiato e quello nuovo era raggiungibile prendendo una metro interna all’aeroporto. Ci imbarcano e alle 22,55 (quindi 1 ora in ritardo) e decolliamo”. Un piccolo contrattempo, insomma, ma il problema arriva a bordo dell’aereo.
“Il volo è sereno, non ci sono turbolenze, le bambine si addormentano. Dopo nemmeno 1 ora e mezza siamo già vicini alla Corsica, il comandante avvisa che in 50 minuti saremo a Cagliari. E poi la “tragedia” comincia”. A quanto racconta il lettore, con un annuncio “in inglese” il comandante informa tutti i passeggeri che la nebbia impedirebbe l’atterraggio a Cagliari e quindi si va in direzione Alghero. “Siamo atterrati all’una del mattino. Ci hanno avvisato che ci avrebbero fatto sbarcare dopo 20 minuti e invece siamo rimasti a bordo per più di un’ora. Un problema di personale”.
Nota a margine per come la situazione sarebbe stata vissuta dai passeggeri a bordo dell’aereo: “Nessuno ci ha offerto nemmeno una bottiglia d’acqua. Nemmeno ci hanno chiesto come stessero i bambini. Notare che non eravamo gli unici a bordo con bambini, che tra i passeggeri figuravano anche degli anziani e che molti avevano impellenti necessità di rientrare in tempi brevi a Cagliari in quanto ieri sarebbe stato un normale giorno lavorativo. Anche una volta scesi dall’aereo secondo il lettore le difficoltà sono evidenti e portano ad ulteriori ritardi con il conseguente “giustificato malumore mentre siamo bloccati in un corridoio a serpente in fila, senza alcun servizio, in attesa di un controllo documenti che non avviene e non si sa perché”.
Sono le 2 del mattino passate a questo punto e a quanto pare “troviamo le corriere già pronte per rientrare a Cagliari. Peccato che in loco non ci fosse nessun referente e ognuno va a intuito e libera interpretazione. Il conducente della corriera almeno era impeccabile, meritevole di plauso. Arrivo a casa alle 6 del mattino. Un incubo”.














