Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. Centoventi posti letto per i senzatetto e i loro animali: il vecchio dormitorio di via Sant’Ignazio a Cagliari è pronto a trasformarsi nella nuova Casa della Solidarietà.
Il progetto, che prevede un finanziamento di oltre 12milioni di euro, vedrà la realizzazione di grandi dormitori e mini appartamenti da destinare a senza dimora, nuclei familiari e persone che avevano anche un passato normale. All’interno della struttura saranno presenti servizi igienici e di ristoro, ma anche attività culturali e percorsi personalizzati per il reinserimento sociale. “Si cercherà di creare delle politiche innovative che prevedono, non soltanto l’accoglienza in emergenza, ma anche la realizzazione di mini appartamenti, dove sulla base della caratteristica delle persone ci sia la possibilità di fare degli interventi personalizzati”, spiega l’assessora comunale alla Salute Anna Puddu.
Nella Casa della Solidarietà sarà, inoltre, presente una stazione di posta dove i senzatetto potranno avere a disposizione un indirizzo per ricevere comunicazioni ufficiali. Ma verrà dato spazio anche a quelle persone che hanno animali, che spesso, per questo motivo, rinunciano all’ospitalità. “Ci sarà anche l’insediamento dei servizi sociali professionali che si occupano di gravi emergenze. C’è anche la sezione di posta e spazi adibiti ai senza dimora che hanno degli animali da compagnia che spesso sono un elemento che determina la mancata accettazione delle proposte dell’amministrazione. Ma verranno realizzate anche sale dove verranno fatte delle attività laboratoriali, culturali e di intrattenimento”, fa sapere Puddu.
L’obiettivo dell’amministrazione è quello di non lasciare sole le persone in difficoltà e a provvedere al loro reintegramento sociale. Secondo il cronoprogramma, il nuovo servizio entrerà in funzione a inizio 2026. “Penso che la politica abbia il compito di dare risposte a tutti e tutte e la delega non parla soltanto di servizi sociali, ma anche di benessere, avendo come obiettivo principale gli ultimi”, conclude l’assessora Puddu.













