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CAGLIARI. Cagliari è al 39esimo posto in Italia, nella classifica del Sole24ore sulla qualità della vita, prima però tra le città metropolitane del Mezzogiorno. In questa trentaseiesima edizione ha guadagnato 5 posizioni rispetto allo scorso anno.
In testa all'indagine, che fotografa il benessere nei territori, torna Trento. Nella top 10 trionfa il Nord con Milano tra le teste di serie all’8° posto. Roma, in salita di 13 posizioni, guida la rimonta delle grandi città metropolitane. Il Sud, invece, rimane fanalino di coda, con Reggio Calabria che si conferma ultima.
Anche quest’anno l’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
In base alle macro aree, nel dettaglio, Cagliari scende o sale di posizioni in base ai punteggi assegnati: è al 18esimo posto per affari e lavoro, mentre scende al 50esimo per giustizia e sicurezza.
"La classifica del Sole24ore riguarda la Città metropolitana a 17 Comuni e non il solo Comune di Cagliari. Indubbiamente fa piacere essere la quarta Città metropolitana in Italia per qualità della vita", commenta il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, "Analizzare i dati è importante per poter poi intervenire come amministrazione: da una parte, risultano buoni indicatori nei settori che riguardano il lavoro, la partecipazione alla formazione continua e il numero dei laureati, l'indice di sportività e il clima soleggiato; dall'altra, bisogna prestare attenzione al bassissimo indice di natalità, all'aumento dei prezzi degli affitti e a come contrastare le ondate di calore e l'alto numero di notti tropicali. Di questi ultimi problemi, per esempio, ci stiamo occupando partecipando, sia in fase di studio sia di progettazione, a progetti, anche europei, per l'abbattimento delle isole di calore. Dal prossimo anno queste analisi subiranno inevitabilmente dei cambiamenti perché considereranno un'area metropolitana più vasta in virtù dell'allargamento da 17 a 70 Comuni".















