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CAGLIARI. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Armando Bartolazzi, ha approvato la ripartizione di 6 milioni di euro destinati alle aziende sanitarie locali della Sardegna per la realizzazione di progetti aziendali di assistenza primaria e continuità assistenziale relativi all’annualità 2025.
Le risorse, stanziate in attuazione della legge di assestamento di bilancio regionale 2025-27, saranno suddivise tra le otto Asl sarde in base a criteri che tengono conto della popolazione residente (20%), del numero delle sedi carenti di assistenza primaria (40%) e della spesa storica per progetti aziendali (40%).
La distribuzione delle risorse è così articolata:
- ASL 1 Sassari – € 1.263.556,83
- ASL 2 Gallura – € 823.157,30
- ASL 3 Nuoro – € 721.369,27
- ASL 4 Ogliastra – € 97.150,62
- ASL 5 Oristano – € 1.257.732,70
- ASL 6 Medio Campidano – € 429.586,06
- ASL 7 Sulcis – € 262.204,50
- ASL 8 Cagliari – € 1.145.242,72.
“Con questo intervento – dichiara l’assessore Armando Bartolazzi – la Regione continua a investire concretamente nel rafforzamento dell’assistenza sanitaria di prossimità, sostenendo le aziende sanitarie nel miglioramento dei servizi territoriali e nella continuità dell’assistenza ai cittadini. È un passo importante per garantire equità di accesso alle cure in tutto il territorio, soprattutto nelle aree più fragili o temporaneamente carenti di medici di base”.
L’assessore ha inoltre ricordato che, come previsto dall’Accordo integrativo regionale per la medicina generale siglato lo scorso settembre, le risorse serviranno anche a preparare il terreno per l’erogazione delle nuove indennità ai medici che sceglieranno di operare nei territori temporaneamente disagiati. Tuttavia, per l’annualità 2025, l’intero importo è destinato ai progetti aziendali, in attesa della definizione dei criteri attuativi dell’indennità. “È una misura – conclude Bartolazzi – che conferma l’impegno della Giunta per una sanità territoriale più vicina, efficiente e moderna, capace di rispondere ai bisogni reali delle comunità locali.”














