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CAGLIARI. A Cagliari, per la prima volta in Italia, arrivano le cure palliative direttamente a casa dei pazienti oncologici e cronici grazie al metaverso. Presentato questa mattina all’ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari, il nuovo approccio alle cure dell'Aou di Cagliari prevede due servizi: una fase dedicata alla consulenza e una dove si può accedere, grazie alla realtà aumentata e all’utilizzo di un visore, ad una riproduzione della stanza Serena dell’ospedale cagliaritano, che consente la stimolazione multisensoriale per donare sollievo. L’idea è nata per facilitare e ampliare l’accesso alle cure a più pazienti che non possono essere fisicamente ospitati nella stanza Serena. “Il metaverso ci ha dato la possibilità di poter dare agli altri pazienti che ne hanno bisogno, mentre fanno le loro terapie, di ottenere gli stessi benefici della stanza snoezelen. Quindi, attraverso il visore, loro sono proiettati e immersi in stimoli sensoriali, visivi e uditivi. Il paziente può scegliere cosa vedere”, spiega la referente palliativista oncologa Maria Cristina Deidda.
“Il fatto di essere immersa in tutto questo verde ha fatto sì che non sentissi i postumi della terapia, quindi la nausea e i dolori sono venuti meno. Anche i pensieri negativi vengono offuscati in un’ambiente del genere”, fa sapere la paziente Greta Murtas.
Oltre alla possibilità di accedere, da casa, alla stanza Serena, sarà possibile anche ricevere una consulenza da parte degli esperti. L’obiettivo è quello di mantenere la vicinanza con i pazienti, nonostante la distanza fisica. “Per noi è una cosa essenziale. Oltre alla cura farmacologica, nelle terapie palliative è importante l’accoglienza e importantissima ancora di più la comunicazione. Da qui è nata la domanda ‘ma se potessimo vederci come in una videochiamata e allo stesso tempo stare nello stesso spazio immersivo che i pazienti conoscono?’, ecco questo è stato possibile in questa realtà che possiamo offrire a più persone contemporaneamente”, spiega Deidda.














