Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
ISILI. “La situazione di precarietà dei servizi in cui versa il presidio ospedaliero San Giuseppe di Isili non è più tollerabile. Il pronto soccorso di fatto è aperto part time per la mancanza di personale e ancora una volta i cittadini del territorio del Sarcidano e della Barbagia di Seulo sono costretti a trasferimenti forzati in altre strutture ospedaliere, oppure devono rinunciare alle cure”. Lo denunciano il segretario regionale Uil Fpl Sardegna, Massimo Marceddu e il segretario dell'Aerea Vasta Sarcidano-Barbagia di Seulo-Mandrolisai-Alta Marmilla della Uilp, Ignazio Marrocu.
Non è il primo appello della giornata: solo stamattina il sindaco di Isili era salito sul tetto per protestare e chiedere la stessa cosa (QUI IL VIDEO)
“Non è pensabile che il territorio della Barbagia di Seulo e il Sarcidano, già penalizzati per la grave situazione infrastrutturale e di servizi, dove la popolazione è per quasi la metà costituita da anziani, soggetti per loro natura fragili, venga aggravata dalla disfunzionalità di un presidio fondamentale e strategico come il pronto soccorso non pienamente operativo – denunciano Uil Fpl e Uilp -, negando di fatto il pieno diritto alla cura e salute. Non è accettabile avere cittadini relegati a servizi di serie B”.
Marceddu e Marrocu lanciano un appello alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi, affinché intervengano personalmente per risolvere definitivamente la situazione, che “non può e non deve protrarsi ulteriormente – sottolineano - si studino e mettano in campo interventi mirati , dando risposte risolutive. Basta interventi tampone e spot, adesso ci aspettiamo come Uil Fpl e Uilp i fatti”.
“Chiediamo – concludono - che venga ripristinato al più presto il servizio di pronto soccorso, riportandolo a livelli di operatività adeguati ai bisogni: in questo angolo di Sardegna abitano persone che hanno gli stessi diritti di quelle che vivono nelle altre aree dell’Isola”.