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CAGLIARI. Hanno firmato contratti per la fornitura e posa in opera di infissi, versato migliaia di euro e, in molti casi, non hanno mai ricevuto nulla. Oggi, oltre al danno economico, rischiano anche un procedimento penale per truffa ai danni dello Stato (art. 640-bis c.p.), che prevede fino a 7 anni di reclusione.
È quanto sta emergendo dalle decine di segnalazioni arrivate negli ultimi mesi agli sportelli di Adiconsum Cagliari, tutte riconducibili a una ditta locale operante nel settore degli infissi e serramenti. A denunciare la situazione proprio Adiconsum.
Dietro le lamentele per forniture mancate e tempi infiniti, i legali di Adiconsum hanno scoperto la regolare richiesta e cessione del credito d’imposta (derivante dai bonus edilizi) in favore dell’azienda. In altre parole, anche se i lavori non sono mai stati eseguiti, la ditta ha potuto incassare il bonus statale, e i consumatori risultano formalmente beneficiari di una detrazione per interventi mai realizzati — una condizione che, secondo la legge, può configurare un illecito penale.
Il legale dell’associazione Fabio Bistrussu precisa come sia indubbio che “il riconoscimento del credito di imposta per lavori mai eseguiti e, quindi, documentati da fatture false, integri il reato di truffa aggravata” come recentemente ribadito dalla Corte di Cassazione nella sentenza 30.10.2024, n. 40015. E’ pertanto indispensabile cautelarsi segnalando la notizia di reato alla Procura al fine di evidenziare l’assenza di complicità nell’illecito a titolo di concorso e la propria posizione di vittime nel reato stesso.
“È una situazione paradossale e gravissima: cittadini che hanno già pagato di tasca propria e ora rischiano di finire sotto indagine,” dichiara Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari.
In molti casi i contratti risalgono a uno o due anni fa. All’inizio l’azienda prometteva date di consegna puntualmente disattese; dopo l’intervento di Adiconsum, le risposte si sono trasformate in comunicazioni sulla “sofferenza economica” dell’impresa, senza più alcun impegno concreto.
Le segnalazioni arrivano non solo dall’area metropolitana di Cagliari, ma anche dal nord Sardegna e persino da oltre Tirreno, a conferma di un fenomeno esteso e potenzialmente sistemico.
Adiconsum ha già avviato denunce cautelative per i cittadini coinvolti e sta predisponendo una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcom).
“Attenzione però, potremmo scoperchiare un vero vaso di Pandora — invitiamo tutti i cittadini che hanno usufruito di bonus fiscali anche in altri ambiti come il fotovoltaico o la climatizzazione— a non restare in silenzio e a contattarci subito,” aggiunge Girau. “Agire tempestivamente è l’unico modo per tutelarsi e chiarire la propria posizione.”