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CAGLIARI. Una mattina da dimenticare per oltre un centinaio di imprenditori del quartiere Marina, che oggi si sono ritrovati improvvisamente senza acqua, nonostante non fosse prevista alcuna interruzione per la giornata odierna. Lo racconta la Fipe Confcommercio Sud Sardegna in una nota che riassume le ore di disagio dei tanti esercenti della zona.
La sospensione dell’erogazione, secondo quanto indicato in una comunicazione ufficiale di Abbanoa, era stata annunciata per ieri, lunedì 28 luglio, dalle 8 alle 13, e per domani, mercoledì 30 luglio, dalle 8 alle 17. Ieri però l’acqua non è mai mancata, mentre oggi – inspiegabilmente secondo Confcommercio – è stata interrotta.“È possibile che Abbanoa decida in piena estate di lasciare un intero quartiere senza servizi? – si chiede indignato Alberto Melis, ristoratore e referente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna, “non si può creare un disagio simile in un momento in cui il quartiere è pieno di turisti, con locali aperti che lavorano a pieno ritmo. È un danno economico enorme, oltre che una totale mancanza di rispetto. Un lavoro di questo tipo si sarebbe potuto programmare nelle fasce notturne senza creare alcun danno agli operatori del settore”.
La sospensione improvvisa dell’acqua è legata a lavori per lo spostamento di un tratto di condotta sotto i binari della futura metro leggera, ma secondo quanto riferisce Melis, la comunicazione ufficiale non parlava affatto della giornata di oggi, se non in una seconda versione pubblicata sul sito Abbanoa che menziona una sospensione odierna dalle 8.30 alle 16.30, probabilmente frutto di un errore comunicativo.
Durissimo anche il commento del presidente Emanuele Frongia, alla guida di Fipe Confcommercio Sud Sardegna: “È inammissibile che si prenda una decisione del genere senza un preavviso chiaro, soprattutto in questo periodo cruciale per la sopravvivenza economica di molti locali. Serve maggiore attenzione e rispetto verso chi lavora e investe nel nostro territorio. Serve un piano condiviso, trasparente e concordato con le imprese locali “, conclude Frongia, “perché un quartiere turistico non può restare senz’acqua nel cuore della stagione”.