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CAGLIARI. “La certificazione del fallimento del centrosinistra", "Legislatura mai iniziata per incapacità politica", "Todde dovrebbe dimettersi subito". Sono solo alcuni degli attacchi del centrodestra arrivati dopo la notizia della sentenza definitiva del Tribunale di Cagliari che ha respinto il ricorso della presidente della Regione Alessandra Todde e ha accertato gravi violazioni nelle rendicontazioni delle spese da lei effettuate per la campagna elettorale. Sulla decadenza la palla, come previsto, passa ora al Consiglio regionale, dove il clima si fa sempre più pesante.
"Sulle violazioni in questi mesi abbiamo osservato un rigido garantismo sia per coerenza con i nostri principi sia perché non vorremmo che la vicenda delle spese elettorali facesse passare in secondo piano le responsabilità politiche della presidente Todde e del campo largo", ha commentato Ivan Piras, consigliere regionale di Forza Italia, "L’approvazione in ritardo della legge Finanziaria, la lottizzazione monocolore 5stelle della sanità con lo stratagemma di una finta, e probabilmente illegittima, riforma, la debolezza sul tema della speculazione energetica, i pesanti ritardi sulla continuità territoriale, sono solo alcuni sintomi dell’immobilismo della maggioranza. Se aggiungiamo le gaffe continue sulla sanità e sulla scuola, appare nitida la fotografia di una Legislatura che non é mai iniziata per incapacità politica e che probabilmente finirà per lo stesso motivo”.
La pesante sentenza di oggi su Todde è diventata ben presto argomento di discussione anche in Parlamento. Non risparmia pesanti critiche il deputato sardo di Fratelli d'Italia Gianni Lampis, che parla di "pressapochismo e incapacità della gestione grillina": "Un'incapacità che già avevamo denunciato con forza fin dal 3 gennaio scorso. La legislatura guidata da Todde e dal centrosinistra è fallita miseramente, non solo sul piano politico ma soprattutto su quello giuridico. Un fallimento che si manifesta nella gestione superficiale, nel disinteresse verso le reali esigenze dei sardi, e in un modo di governare che ha dimostrato di non saper garantire né stabilità né efficacia amministrativa".
Lampis chiede poi le dimissioni di Todde: "È giunto il momento di mettere fine ai giochi di palazzo, alle tattiche per mantenere a ogni costo una poltrona, al prezzo di sacrificare il bene della Sardegna e dei suoi abitanti. La presidente Todde, per senso di responsabilità e rispetto verso i sardi, dovrebbe dimettersi immediatamente, aprendo la strada a un cambiamento reale".
Arriva anche il commento del deputato sardo della Lega Dario Giagoni, che invoca nuove elezioni: "Ora il Consiglio Regionale prenda atto e restituisca la parola ai cittadini. Non è più rinviabile un atto di responsabilità da parte del Consiglio Regionale della Sardegna. I cittadini sardi hanno diritto a istituzioni trasparenti, elette liberamente e senza ombre di manovre regolamentari abusive".