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CAGLAIRI. "A me risulta (e vorrei che l'assessore Bartolazzi lo verificasse) che già oggi spesso gli anziani, gli ultraottantenni, facciano fatica ad accedere alle cure e ai farmaci più appropriati". A dirlo è Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione Socialismo Diritti Riforme, commentando le dichiarazioni che in queste ore hanno fatto esplodere una bufera: quelle dell'assessore alla Sanità Armando Bartolazzi che avrebbe detto che alcune cure mediche oncologiche ad alto costo non possono essere date agli over 80.
QUI la replica dell'assessore.
"Voglio ritenere che quanto è emerso durante il convegno della Federfarma sia stata proprio una boutade insignificante e che non abbia nessun peso", commenta Caligaris, "Per dirla tutta mi sorprende anche che laddove si inizi a parlare della salute anziché pensare alla riorganizzazione reale e a offrire risorse importanti si faccia soltanto un ragionamento ragionieristico e si pensi ai risparmi anziché a garantire l'esercizio pieno dell'articolo 32 della Costituzione che riguarda appunto la salute di tutti i cittadini".
Anche l'Usb Sanità si scaglia contro Bartolazzi: "Classificare i pazienti in serie A e serie B è inaccettabile", si legge in una nota, "La salute non dovrebbe mai essere oggetto di alcuna forma di discriminazione o riduzione a mere categorie economiche. L’idea di limitare le terapie oncologiche in base a considerazioni di sostenibilità finanziaria, età o altre variabili arbitrarie è inaccettabile e immorale. Ogni paziente ha diritto a ricevere tutte le cure necessarie, indipendentemente dalle circostanze personali o anche al limite degli 80 anni. È una questione di dignità umana, di giustizia sociale, e di rispetto per ciascun individuo che si trova a fronteggiare una malattia devastante come il cancro".