SADALI. "Forse non saprò mai se i mandanti siano Ogliastrini o Sadalesi ma la mano è certamente la mano di uno che mi conosce e conosce le mie abitudini". A parlare è il poliziotto di Sadali al quale è stata distrutta la casa in un incendio. "Era una parte di me, costruita nel tempo pezzo per pezzo. Era per me una grande opera d'arte, la sintesi di bellezza e funzionalità", ha scritto l'agente in un post sui social. Stando a quanto trapelato, sarebbe stato già preso di mira in passato con minacce di morte.
"Non so chi e perché e spero di non saperlo mai. Forse non saprò mai se i mandanti siano Ogliastrini o Sadalesi ma la mano è certamente la mano di uno che mi conosce e conosce le mie abitudini. Questa azione mi ha ferito nel profondo ma mi ha permesso di apprezzare la vicinanza sincera di tante persone che ringrazio per il loro affetto", si legge in un lungo sfogo, "questo fatto mi insegna che non bisogna mai attaccarsi troppo ai beni materiali. Questa strada che è stata intrapresa da alcuni, quella dell'intimidazione, della violenza, alla fine porta sempre a conclusioni funeste. Ciao casa ti ringrazio per quello che mi hai dato, mi scuso da parte di quel viscido che ti ha dato la morte".