CAGLIARI. Condizioni disumane, tentativi di suicidio e persone con gravi problemi psichiatrici abbandonate senza assistenza. È il quadro denunciato oggi dalla deputata Francesca Ghirra durante le interrogazioni in I Commissione alla Camera, con un focus sul Cpr di Macomer, in Sardegna.
Secondo Ghirra, l’ex carcere di massima sicurezza convertito in centro per il rimpatrio sarebbe diventato un luogo di disperazione, dove i diritti fondamentali vengono sistematicamente violati. La scorsa settimana, in pochi giorni, due persone avrebbero tentato il suicidio, un segnale allarmante sulle condizioni all'interno della struttura.
Uno dei casi più gravi riguarda Zacharia Jah, un uomo identificato come statunitense, affetto da evidenti disturbi psichiatrici. Trattenuto nel Cpr per quasi 15 mesi, il 7 febbraio è stato improvvisamente rilasciato e lasciato alla stazione di Macomer senza alcun supporto, con un ordine di espulsione entro sette giorni. "Sostiene di essere Nixon, l'ex presidente degli Stati Uniti, e di essere stato rinchiuso nel Cpr perché così sarebbe scritto nella Bibbia" ha dichiarato Ghirra, sottolineando come Jah avrebbe dovuto essere affidato a strutture sanitarie adeguate e non recluso in un centro per il rimpatrio.
Il sottosegretario all’Interno Prisco ha risposto affermando che i servizi forniti dal gestore del Cpr sarebbero conformi ai contratti, ma la deputata ha ribattuto che il problema non è solo la gestione, bensì la natura stessa di questi centri, dove vengono trattenute persone senza reati pendenti o che hanno già scontato la loro pena.
Durante un sopralluogo, Ghirra ha raccontato di aver assistito in prima persona a un tentativo di suicidio per impiccagione. Ha descritto detenuti isolati, senza contatti con le famiglie, privi di cure adeguate e costretti all’inattività per intere giornate.
La deputata ha concluso il suo intervento chiedendo la chiusura immediata dei Cpr, definendoli "peggio delle carceri", luoghi in cui lo Stato sarebbe assente e i diritti quotidianamente calpestati.