Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. Una recidiva di sarcoma dell’utero di oltre tre chili all’addome asportato con successo in una donna di 56 anni. L'intervento, di alta complessità, è stato effettuato il 10 Febbraio al Brotzu di Cagliari dai medici della Struttura di Ginecologia Oncologica, centro di riferimento regionale per la chirurgia oncologica, diretta da Antonio Macciò. La massa asportata, della grandezza di 30 cm per 20 cm, occupava completamente l’addome della donna.
Tutto è iniziato alcuni anni fa quando la paziente ha cominciato a notare una protuberanza al centro dello stomaco che con i mesi s’ingrandiva sempre di più. Fatti gli accertamenti, i medici avevano deciso di intervenire.
Il primo intervento di exeresi non sortì però l’effetto sperato: infatti la voluminosa neoformazione rimase sempre lì, pericolosamente presente e la paziente decise di rivolgersi ad un altro ospedale.
In quel momento era urgente trovare un chirurgo qualificato e disposto ad intervenire. La paziente si è rivolta quindi all'Arnas Brotzu, dove dopo un’attenta valutazione, Macciò, coadiuvato dalla sua équipe, ha scelto di operare la donna. Nel caso specifico la condizione clinica richiedeva una decisione, un taglio netto tra ciò che poteva essere rimandato e ciò che invece esigeva una ben ponderata azione immediata.
Macciò ha deciso di operare. In queste situazioni, la tempestività e il lavoro di squadra giocano un ruolo chiave. Per questo si è provveduto a intervenire rapidamente, così da ripristinare quanto prima le normali funzioni fisiologiche.
La voluminosa formazione si estendeva dalla cute alla fascia posteriore dei muscoli retti dell’addome, infiltrandoli completamente. Un’estesa incisione ha consentito di individuare all’interno della cavità addominale la massa invasiva, che è stata asportata con cautela ed estrema difficoltà tecnica, che ha necessitato una eviscerazione pelvica totale (asportazione di vescica, retto-sigma) e exeresi dell’intera vagina, completamente occupata da una voluminosa quantità di materiale neoplastico.
Si è trattato di un intervento tecnicamente complesso, tanto per l’exeresi quanto per la ricostruzione, che ha richiesto un estensivo impiego di risorse e la contemporanea necessità delle competenze plurispecialistiche degli oncologi ginecologi dell’ARNAS, Brotzu.
“Attraverso questo complesso intervento chirurgico, atipico ed inusuale, siamo riusciti ad asportare completamente la massa. Si è trattato di un intervento molto delicato, durato circa 10 ore, che è stato possibile grazie a un grande e coordinato lavoro di squadra che caratterizza l’ARNAS, Brotzu ed ha visto coinvolti i colleghi della ginecologia oncologica, gli anestesisti e gli infermieri, che anche in questa occasione hanno dimostrato anche un elevato e profondo senso di umanità”, ha commentato Macciò.
“La chirurgia non è solo una questione tecnica, ma anche un equilibrio tra scelta e decisione”, ha commentato il Direttore Generale dell’ARNAS G. Brotzu, Agnese Foddis. “In alcuni casi, il medico può scegliere il miglior trattamento tra più opzioni disponibili. In altri, come questo, è necessario decidere, assumendosi la responsabilità di un’azione che non può essere rimandata. Una responsabilità che, all’ARNAS G. Brotzu, si traduce ogni giorno in impegno, esperienza e dedizione al servizio dei pazienti”, conclude Agnese Foddis.