CAGLIARI. Il 2024 ha confermato la Sardegna come meta turistica di punta, con dati che evidenziano le performance di Alghero, Olbia e Cagliari, ma anche alcune criticità legate al sovraffollamento. Secondo il terzo report “Sardegna HoS Trend di Viaggi”, realizzato da Eager Analytics attraverso l’app “Heart of Sardinia”, le località costiere continuano a dominare per numero di visitatori, sebbene emergano nuovi trend significativi.
Tra le principali destinazioni, Olbia si distingue per aver attratto il maggior numero di visite, seguita da Alghero e Cagliari. Durante il periodo di Capodanno, Olbia ha registrato un aumento del 47% rispetto alla media invernale, seguita da Castelsardo (+43%) e Alghero (+28%). La crescita di Cagliari si ferma invece al 17%. Questo boom di visite nei giorni a cavallo tra il 30 dicembre e il 5 gennaio ha incrementato anche la frequenza di spesa turistica del 62% rispetto alla media stagionale.
Sul fronte annuale, il 2024 ha visto Alghero crescere del 43,37% rispetto al 2023, Cagliari del 9,65% e Sassari registrare un notevole +95,52%, trainata dal turismo nell’area di Alghero. Tra le località con maggiore incremento figurano Domus De Maria (+35,73%), Dorgali (+20%), Arzachena (+19%) e San Teodoro (+18%).
Nonostante i numeri positivi, il fenomeno del sovraffollamento estivo preoccupa sempre di più. Alghero e Olbia sono tra le città più esposte: Alghero registra un indice di rischio di overcrowding del 93% e Olbia dell’81%. Cagliari, con il 40%, è meno colpita, ma soffre comunque del carico estivo. Le settimane più critiche si sono confermate quelle dal 12 al 26 agosto, con episodi di saturazione registrati nelle località minori come Orosei, La Maddalena, Dorgali e Villasimius, tutte al 100% dell’indice di rischio. Stintino e Muravera si avvicinano al limite con il 99%.
La stagione turistica resta limitata a circa 125 giorni, con l’85% dei movimenti turistici concentrati su una superficie pari al 13% del territorio regionale. Tuttavia, alcune località come Orgosolo, San Vito e Dorgali stanno allungando il periodo di attività, raggiungendo rispettivamente 158, 158 e 140 giorni di concentrazione turistica, dimostrando la crescente attrattiva del turismo attivo e naturalistico.
Il report di Eager Analytics sottolinea la necessità di diversificare l’offerta per ridurre la pressione durante i mesi estivi e promuovere il turismo in primavera e autunno. Settori come il turismo culturale, sostenibile e naturalistico emergono come leve strategiche per costruire un sistema più equilibrato e duraturo. Con il monitoraggio dei dati, la Sardegna può affrontare la sfida del sovraffollamento e sviluppare nuove opportunità per un turismo distribuito su tutto l’anno.