CAGLIARI. "Sostegno ai popoli palestinese e libanese e condanna dell'aggressione israeliana in Medio Oriente". Questo il punto all'ordine del giorno che ha diviso l'aula, ieri, durante il consiglio comunale di Cagliari, il primo del 2025. Prima proponente la consigliera Laura Stochino, di Sinistra Futura. Lo aveva preannunciato Il consigliere Giuseppe Farris che si sarebbe trasformata in un dibattito ideologico, e alla fine così è stato. L'intervento più citato, e che in qualche modo sembra aver messo d'accordo tutti (almeno tra coloro che sono intervenuti), è quello del sindaco Massimo Zedda, che ha ricordato di aver incontrato in delegazione Yasser Arafat, ex presidente dell'Autorità nazionale palestinese, oltre che il patriarca di Gerusalemme, custode della chiesa della Natività.
"I termini segregazione e persecuzione vennero usati da loro", ha dichiarato Zedda al microfono. "Dissero: il giorno in cui in ogni palestinese e ogni israeliano avranno un morto da piangere in famiglia, non si potrà più raggiungere la convivenza tra i due popoli, sarà irrealizzabile". E a proposito del documento presentato "andrebbe stigmatizzato nelle premesse che l'attacco di Hamas ha preso di mira e colpito i pacifisti israeliani. Ragazzi e ragazze impegnati a divertirsi. Hamas ha colpito le persone più disponibili alla pace. Perché anche tra gli israeliani, li ho conosciuti, ci sono pacifisti". Il discorso del sindaco, (disponibile in testa all'articolo) nelle fasi successive del dibattito è stato citato anche dall'opposizione, ma le due parti non hanno raggiunto alla fine un accordo.
La discussione in aula è andata avanti per più di un'ora, occupando gran parte del tempo del consiglio comunale (si può recuperare integralmente il video su Youtube dove vengono trasmesse le dirette).
Alla fine il punto all'ordine del giorno è stato approvato. Astenuti i consiglieri di Forza Italia, che hanno ritenuto "divisivo nei confronti delle comunità presenti in città" il contenuto del testo. Da Fratelli d'Italia è invece arrivato un voto "convintamente" contrario. Roberto Mura, del Gruppo Misto, ha definito "guerrafondaio" lo stesso testo, votando contro perché, a suo giudizio: "Mette in evidenza solo alcuni fatti".