CAGLIARI. "Con grande preoccupazione e un senso di responsabilità, l'organizzazione sindacale Usb Sanità desidera portare alla Vostra attenzione le gravi problematiche che attanagliano l'Arnas Brotzu di Cagliari. Questa struttura, considerata il polo sanitario più significativo della Sardegna, si trova attualmente in una condizione di emergenza senza precedenti, costringendoci a denunciare la situazione insostenibile che coinvolge non solo i reparti, ma anche i suoi dipendenti e pazienti". Così comincia lalunga lettera inviata alla prefettura di Cagliari, e in particolare al prefetto, con la quale, all'indomani della morte dell'infermiera Rossella Marongiu, 25enne, che lavorava proprio al Brotzu al reparto di Medicina generale, si chiede alle istituzioni di prendere posizione, al fianco di personale e pazienti.
La lettera è firmata da Gianfranco Angioni, responsabile della Regione per il sindacato. Il tempismo della lettera non è casuale e lo dimostra il fatto che solo ieri, allegando la notizia della morte di Rossella Marongiu, aveva scritto su Facebook: "Una notizia che ha sconvolto profondamente tutti. Una tragedia che non può passare inosservata, un richiamo urgente a riflettere sulle condizioni in cui operano gli operatori socio-sanitari (OSS) e gli infermieri. soprattutto in un reparto dove gli infermieri e Oss vengono spremuti come limoni. È inaccettabile che in Medicina Generale siano costretti a lavorare con carichi di lavoro disumani, assediati dalla stanchezza e dall'impossibilità di garantire un’assistenza adeguata. La sofferenza, così, diventa inevitabile sia per chi riceve cure, sia per chi le fornisce. È fondamentale denunciare questa situazione drammatica, che pare rimanere inascoltata. Continuerò a farlo fino a quando chi ha le responsabilità non verrà chiamato a rispondere per questo disastro".
Tornando alla lettera inviata al prefetto si legge ancora: "I reparti di Medicina Generale e Medicina d'Urgenza hanno registrato un numero di ricoveri che ha superato la soglia critica, con oltre cento pazienti attualmente ospitati. Ad aggravare ulteriormente la situazione è l'annosa carenza cronica di personale, costringendo l'interno dei reparti di Medicina a far fronte a una saturazione inaccettabile, con numerosi pazienti posizionati nei corridoi e ambulatori e medicherie stracolmi. Tutto questo si ripercuote sull'organizzazione , portando a conseguenze drammatiche per l'igiene e l'assistenza ai pazienti. I professionisti della salute, spremuti come limoni, sono costretti a cercare di non ritardare cure fondamentali proprio nel momento in cui ogni minuto è cruciale".
Di seguito il resto della lettera
"Perfino negli altri reparti la situazione non è migliore; quando vi è disponibilità di un letto, i pazienti delle medicine vengono trasferiti in appoggio in condizioni precarie, del tutto inadatte alla loro salute. Il clima di lavoro all'interno dell'ospedale è gravemente compromesso, caratterizzato da stress e frustrazione. Medici, infermieri, operatori socio-sanitari e personale di diverse professioni si sentono sotto pressione e, ancor più grave, abbandonati dalle istituzioni, in un contesto in cui la dignità umana deve essere garantita".
"Un ulteriore indicatore di questa crisi è rappresentato dall’aggressione quotidiana nei confronti degli operatori sanitari. È inaccettabile che chi si occupa della salute pubblica debba affrontare simili situazioni. La mancanza di una cabina di regia per la gestione dei ricoveri, che dovrebbe coinvolgere l'intero apparato sanitario regionale, evidenzia sia un fallimento delle autorità, sia una visione strategica assente per affrontare l'emergenza attuale. Inoltre, l'inefficienza della sanità territoriale contribuisce al crescente numero di pazienti che si rivolgono al Brotzu per ricevere cure".
"È tempo che le istituzioni competenti prendano posizione con urgenza, attuando soluzioni concrete e immediate per alleviare questa grave situazione. Richiediamo pertanto un incontro urgente con la Vostra autorità, esprimendo la nostra determinazione a continuare la lotta per i diritti e la dignità dei lavoratori e dei pazienti e affinché tutte le responsabilità di questo disastro vengano perseguite. Informiamo anche i media attraverso questo comunicato, affinché l'opinione pubblica prenda coscienza delle difficoltà che l'Arnas Brotzu sta affrontando".
"In conclusione, auspichiamo l'avvio di un dialogo costruttivo al più presto, in modo da porre rimedio a una crisi sanitaria che non può più essere ignorata. Gli operatori della salute meritano il supporto delle istituzioni, così come i pazienti hanno diritto a ricevere cure adeguate e sicure".