CAGLIARI. Tutti disoccupati, persone in difficoltà per le quali il contributo, anche se modesto, è assolutamente indispensabile. Sono i beneficiari del Reis (reddito di inclusione sociale) a Cagliari: oltre duemila residenti che per ora hanno ricevuto quattro mensilità. Quella di dicembre è arrivata il 20 febbraio. Ma a parte il contributo per le povertà, attendono ancora di sentirsi parte integrante della città con i progetti che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto attivare in cambio dell’aiuto economico (s’aggiudu torrau).
È di ieri la notizia di un uomo entrato negli uffici dell’assessorato alle Politiche sociali minacciando i dipendenti con un’ascia. Il 47enne aveva chiesto il reddito di inclusione sociale anche se in realtà non gli sarebbe spettato. “Un gesto da condannare e da punire- spiega Anna Puddu, consigliera comunale della commissione Politiche sociali- ma è necessario avviare una riflessione più profonda perché c’è un malessere rilevante in città che porta a gesti come questo: mi riferisco ad esempio ai contributi indigenti che vengono pagati con ritardi di circa due mesi che determinano anche provvedimenti di sfratto per chi riceve un contributo finalizzato al pagamento del canone di locazione”.