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CAGLIARI. Depositata in procura la relazione antropologica sul corpo di Francesca Deidda. L'autopsia è stata redatta dalla consulente della procura, la dottoressa Giulia Caccia. La speranza è che la relazione farà definitivamente luce sulle modalità di realizzazione dell'omicidio avvenuto a San Sperate.
Igor Sollai ha ammesso di aver ucciso la moglie lo scorso maggio e avrebbe indicato un martello come arma del delitto. Il martello e il cellulare di Francesca (quello con cui Sollai ha confermato di essersi finto sua moglie per sviare le indagini in un primo momento), secondo il suo racconto sarebbero stati gettati dal ponte de "la Scafa". Sul posto erano subito andati i sommozzatori (QUI LA NOTIZIA).
Sollai, stando alle ultime dichiarazioni trapelate dagli interrogatori, continuerebbe a negare che si tratti di un delitto premeditato, nega il coinvolgimento di altri complici e rifiuta la ricostruzione che lo vedrebbe colpire la moglie mentre dormiva sul divano. Al contrario, secondo il reo confesso, lei sarebbe stata sveglia (QUI I DETTAGLI).
A maggior ragione, i risultati dell'autopsia si riveleranno determinanti per comprendere gli ormai pochi dubbi sulla macabra vicenda.