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CAGLIARI. Il Comune di Cagliari ricorda che c'è tempo fino al 30 dicembre per fare domanda per la concessione di una delle tre postazioni rese disponibili a Su Siccu per la vendita di ricci. La concessione si riferisce alla stagione 2024/2025 (anche se nel caso i commercianti prenderenno posizione solo il prossimo anno). Dal Comune fanno sapere che sarà possibile ampliare la concessione anche per la stagione 2025/2026.
Leggendo il bando si possono ottenere alcune altre informazioni: si parla di un canone mensile (da versare entro il 5 di ogni mese) che ammontaa 1240 euro, oltre a una cauzione di 2480 euro.
"L'amministrazione si riserva la facoltà di modificare il canone, qualora ricorrano altri presupposti", viene puntualizzato nel documento pubblico. "Le spese relative ai consumi di acqua e luce sono escluse dal canone e sono a totale carico degli assegnatari delle postazioni, i quali dovranno provvedere a richiedere i relativi allacci".
"La concessione è valida esclusivamente per l'esercizio dell'attività di vendita dei “ricci di mare” (Paracentrotus lividus) con possibilità di svolgimento di una limitata attività di somministrazione, subordinatamente al fatto che le caratteristiche delle postazioni e dei servizi ad esse connessi siano compatibili con i requisiti igienico-sanitari previsti per tale attività", specificano in un passaggio del bando. "L'attività di vendita è intesa come cessione di ricci chiusi confezionati e vasetti sigillati di polpa esclusivamente se proveniente da appositi centri di preparazione autorizzati a norma di Legge (è esclusa la preparazione in loco)".
E ancora: "Gli echinodermi non possono essere venduti se non dopo aver transitato presso un Centro di spedizione Molluschi per essere confezionati e identificati. L'Amministrazione potrà eventualmente e successivamente disciplinare gli orari di apertura e chiusura al pubblico cui tutti gli assegnatari dovranno scrupolosamente attenersi".
A proposito di pesca, stamattina gli operatori si sono detti pronti alla mobilitazione a Cagliari per richiedere "interventi urgenti a tutela di un comparto fondamentale per l’economia regionale, ma minacciato dalla mancanza di manutenzione, normative inadeguate e danni crescenti causati dalla fauna selvatica". (QUI LA NOTIZIA)