CAGLIARI. "Secondo le stime, ogni giorno vengono diagnosticati circa 1000 nuovi casi di cancro. Un numero destinato ad aumentare di circa l’1% di anno in anno". A lanciare l'allarme è l'Associazione italiana oncologia medica (Aiom). Un numero ancora più allarmante se messo in relazione a quello dei posti letto riportato invece dall'agenzia di stampa medico scientifica Medinews: " In 10 anni, sono stati tagliati 1.103 posti letto pubblici in Oncologia Medica: nel 2012 erano 5.262, ridotti a 4.159 nel 2022".
In termini economici si potrebbe parlare di uno scompenso di domanda/offerta, considerando il numero in costante aumento di casi oncologici e i posti letto che non solo non sono aumentati, ma sono addirittura stati tagliati circa del 25%. "Domanda e offerta di assistenza oncologica vanno a velocità diverse. Serve un cambio di passo, con lo stanziamento di fondi per creare più spazi e assumere personale", si legge nell'articolo di Medinews. "Oltre a posti letti e strutture più moderne, mancano medici e infermieri, con differenze troppo ampie tra le Regioni. La scarsità di specialisti è diventata una vera emergenza e sta interessando anche la nostra area medica. Cominciano, infatti, a rimanere vacanti i posti nelle scuole di specializzazione di oncologia”.
E a proposito di scompenso nelle regioni e di problematiche legate agli ospedali, come non citare, nel caso della SArdegna, le parole dell'assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, che ha parlato del Businco. E non proprio in modo positivo: "Come struttura oncologica di fatto non esiste, è un ologramma", avrebbe sentenziato secondo quanto riportato da alcune delle maggiori testate locali. Vengono in "aiuto" (si fa per dire, visti i numeri) i dati dell'Istat aggiornati al 2021: in quell'anno un terzo delle morti era attribuibile al cancro, superando di 4 punti percentuale la media italiana. Non si hanno ulteriori dati da allora.