CAGLIARI. "La prossima settimana valuteremo i prossimi passi: siamo pronti allo sciopero regionale". Così Diego Murracino, portavoce regionale del Nursing Up Sardegna, dopo il tavolo convocato oggi tra il sindacato degli infermieri e la direzione generale dell'assessorato alla Sanità. Tavolo che, dice Murracino, "si è concluso con esito negativo".
"Il tempo delle promesse è finito", attacca Murracino, "le condizioni lavorative dei professionisti sanitari infermieri, ostetriche e degli altri operatori sanitari in servizio negli ospedali della Sardegna viola la dignità professionale non permettendo l’esercizio delle cure adeguate ai pazienti a causa dell’insufficiente numero del personale in turno".
"Lavorare in condizioni di sovraccarico aumenta esponenzialmente il rischio di errori a danno della salute dei pazienti per i quali gli stessi professionisti sanitari devono rispondere personalmente in sede risarcitoria", spiega, "Le continue modifiche degli schemi di turnazione rendono impossibile la pianificazione della vita extralavorativa con ripercussioni negative sulla qualità della vita. Gli stipendi offerti dal servizio sanitario regionale in Sardegna sono i più bassi d’Italia, ben lontani dagli stipendi adeguati alla formazione universitaria e alle conseguenti responsabilità. Quanto descritto danneggia quotidianamente la dignità professionale e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori arrivando oggettivamente ad una pessima qualità generale della vita tanto da indurre parte del personale alle dimissioni per andare verso il privato o lasciare definitivamente le professioni sanitarie. Il confronto odierno con la Direzione dell’Assessorato alla Sanità non è andato oltre la constatazione di fatto della drammatica situazione in cui versano gli ospedali della Sardegna".