IGLESIAS. "Sono caduto vittima di un brutto raggiro cercando di dare nuova vita a una zona che da oltre 20 anni versava in condizioni di abbandono: faccio questo appello per chiedere il vostro aiuto". Alessandro Camboni lancia la raccolta dopo essere stato raggirato e aver perso più di 55mila euro nel tentativo di creare un centro polisporrtivo nella piazza Buozzi di Iglesias. Camboni, ex ricercatore del Cern di Ginevra, fisico quantistico laureato a Cagliari con dottorato di ricerca a Barcellona, ha raccontato la sua storia a "Le Iene", nella puntata dello scorso 13 ottobre.
"Nel 2021 ho deciso di tornare nella mia Sardegna con un meritevole progetto imprenditoriale per portare sviluppo nella mia comunità, Iglesias", racconta. Nello specifico partecipa ad una manifestazione d'interesse indetta dal Comune che coinvolge la piazza Buozzi e il suo eventuale restyling. A spuntarla è proprio il progetto di Camboni che nel 2022 ottiene la concessione dell'area pubblica. "L'area sarebbe stata gestita dalla società sportiva non a scopo di lucro Quantum Multisport ssd che abbiamo fondato per portare avanti il progetto", continua l'imprenditore.
"La società e le opere di riqualificazione erano finanziati con capitale privato (anche risparmi di famiglia) e con un mutuo ipotecario ottenuto dall'Istituto per il Credito Sportivo. Nessun contributo pubblico è stato utilizzato. I lavori iniziano nel dicembre 2022 e l'attività dell'impianto dovrebbe vedere la luce nell'estate 2023, coi primi campi di padel del territorio cittadino, spogliatoi e club house, tutto progettato e realizzato perché sia 100% accessibile al pubblico con disabilità". E invece, dopo un primo lotto di operazioni, il cantiere si ferma.
"Il progetto purtroppo è vittima della grave disonestà dell’imprenditore a cui sono stati acquistati i due campi di padel", continua Camboni, "Al momento della consegna, dopo l'avvio dei pagamenti rateali, il produttore si rende irreperibile. E' comparso dopo due mesi, avvisando che il materiale è pronto e pretendendo che saldassi l'intera somma (cosa che ho fatto). Poco dopo ho scoperto che la società da cui avevo preso i campi era avviata al fallimento certo, e anche dopo il fallimento, il titolare ha continuato a tenermi ostaggio di promesse relative all'invio dei campi. A patto che io non intervenissi legalmente".
Oltre al danno la beffa: la struttura è già caduta vittima di nuovi attacchi vandalici e parte del lavoro è venificato. Intanto l'imprenditore di Iglesias che ha rischiato, si ritrova con un buco di 57mila euro (il costo dei campi) che non può saldare perché, di fatto, i campi non li ha ricevuti e non ha potuto aprire il polo sportivo. Intanto il tempo passa e si avicina la data ultima entro la quale i lavori dovrebbero essere consegnati: il prossimo dicembre 2025.
Camboni ha aperto una raccolta fondi per rientrare dei 57mila euro e riprendere quindi i lavori. "Non c'è speranza che mi ritornino i soldi dal mio truffatore: il mio è un debito troppo piccolo rispetto ada altri e la priorità non sono io". Di seguito il post pubblicato da Camboni e dalla sua società dove trovate ance le coordinate per la raccolta fondi.
- M.P.
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