ROMA. "Andrò in Libano". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo ai cronisti mentre lasciava l'Aula della Camera, dopo la consegna del testo delle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo.
"Questa nuova legislatura europea - ha detto Meloni - si è aperta all'insegna della preoccupazione e dell'incertezza per il protrarsi della guerra in Ucraina, per la drammatica escalation in Medio Oriente e i mutamenti geopolitici e le molte difficoltà attraversate dall'Ue, in parte per questi scenari e in parte figli degli errori del passato". "Sono sinceramente preoccupata dallo scenario in Libano", ha dichiarato la premier, "nonostante gli sforzi innumerevoli nostri e dei nostri alleati. Le postazioni Unifil sono state colpite dall'esercito israeliano e io penso che questo non si possa considerare accettabile. È la posizione che l'Italia ha assunto a tutti i livelli e io stessa ho ribadito a Netanyahu. Pretendiamo che sia garantita la sicurezza dei nostri soldati" e "riteniamo" l'atteggiamento dell'esercito israeliano "ingiustificato e una palese violazione della risoluzione 1701 dell'Onu". Il ministro Antonio Tajani andrà invece in Israele e Palestina la prossima settimana.