CAGLIARI. "Siamo qui per rivendicare alla salute e alle cure attraverso le assunzioni, che devono essere fatte a tempo determinato". Così Gianfranco Angioni, responsabile di Usb Sardegna, stamattina di fronte alla sede Ares a Cagliari.
L’Usb (Unione Sindacale di Base) PI Sanità Sardegna, si è riunita in un sit-in questa mattina dalle 10 per chiedere all’azienda regionale per la tutela della salute della Sardegna "procedure di reclutamento, mobilità, stabilizzazione, selezione e concorso, per tutti gli operatori dei diversi ruoli professionali assunti a tempo determinato", scrivono su una nota.
"Lavoratori che hanno dato pronta disponibilità nel periodo peggiore della sanità mondiale, che hanno prestato servizio presso i servizi sanitari loro assegnati, allo stremo delle proprie forze, maturando i requisiti per la stabilizzazione, e nonostante la preziosa esperienza si vedono negare il diritto legittimo ad un posto di lavoro a tempo indeterminato, così come previsto dalla normativa vigente", si legge ancora.
"In un periodo che attesta una carenza cronica e grave di operatori della sanità, dove i salari sono i più bassi dell'intero territorio Nazionale, non si può continuare ad aggravare un Sistema Sanitario Regionale oramai agonizzante.
Chiediamo il rinnovo dei contratti, la stabilizzazione di tutti i precari e lo scorrimento delle graduatorie.
Chiediamo inoltre che venga garantito il diritto alla salute e alle cure di tutta la popolazione nel territorio sardo, la costituzione della rete oncologica, diabetologica e della salute mentale, il potenziamento della sanità territoriale e della medicina di base, con una programmazione reale per l'abbattimento delle liste d'attesa. Tutto questo attraverso gli indispensabili interventi strutturali e l'ammodernamento dei parchi tecnologici. La naturale conclusione sarà lo sciopero generale proclamato dall' Usb PI per il 31 ottobre", conclude la nota.