UTA. Ennesima aggressione in carcere a Uta. Un detenuto sardo, S.A. di 33 anni, dentro per vari reati, quindi pluripregiudicato, ha aggredito fisicamente un agente di polizia penitenziaria ferendolo a una mano con una penna procurandogli un taglio. L'episodio è successo ieri pomeriggio. Lo fa sapere il sindacato Fns Cisl.
"Il detenuto in questione non è nuovo a questi comportamenti aggressivi tante che sta ancora scontando il regime di cui all’Art. 14 Bis dell’ordinamento penitenziario che prevede misure restrittive per chi commette infrazioni molto gravi", si legge sul comunicato. "Più volte per lo stesso detenuto abbiamo chiesto l’allontanamento dal carcere cagliaritano per motivi di ordine e sicurezza ma a tutt’oggi l’amministrazione non ha ritenuto trasferirlo altrove considerato che è stato in tutte le carceri sarde, a questo punto sarebbe opportuno l’intervento del Dipartimento affinché venga trasferito presso qualche carcere della Penisola", prosegue la nota.
Il segretario generale regionale Giovanni Villa dichiara:
"Esprimiamo forte preoccupazione per questa continua attività aggressiva nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria, aggressioni che a conti fatti arrivano solo da detenuti più volte segnalati e denunciati. Detenuti che creano continuamente disagio anche agli altri ristretti che vorrebbero scontare la pena in modo tranquillo. L’amministrazione penitenziaria a tutti i livelli deve porre fine a questo status di cose attuando nell’immediatezza le circolari vigenti allontanando questi soggetti in carceri fuori regione, solo così si può far respirare la Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere cagliaritano o in quelle carceri sarde dove ci sono detenuti aggressivi considerato che sono ormai troppi i colleghi assenti per malattia proprio a cause delle aggressioni subite. La Fns Cisl sarda nell’esprimere solidarietà al collega aggredito e facendogli i migliori auguri per una pronta guarigione non può che sollecitare una maggiore attenzione da parte del Dap e del Prap sui casi più particolari come quello di oggi".