CAGLIARI. I comitati sardi contro la speculazione energetica si preparano a una "grande mobilitazione popolare" con un corteo che il prossimo 30 agosto, a partire dalle 10, partirà da Piazza dei Centomila per raggiungere il Palazzo del Consiglio regionale in Via Roma.
L'obiettivo? "Sollecitare l’amministrazione regionale a reagire con decisione contro l’assalto speculativo in corso che minaccia gravemente l'autonomia, l'ambiente, le comunità e il futuro della Sardegna", si legge in una nota del coordinamento dei comitati, "Stiamo vivendo un'emergenza senza precedenti. Non è tollerabile che l’amministrazione regionale tenga i sardi all’oscuro di quanto sta succedendo nei propri territori".
E lanciano a tutti i sardi un invito a partecipare: "Chiediamo al popolo sardo di unirsi per contrastare questo disegno dello Stato italiano, che vede il governo della Regione Sardegna remissivo, e tende di fatto a devastare l’assetto socioeconomico, l’ambiente, la storia, l’identità e il futuro della nostra Isola".
E alla presidente Alessandra Todde e al Consiglio Regionale "di pubblicare l’elenco dettagliato degli impianti considerati "non bloccabili", di utilizzare ogni strumento per fermare i progetti già approvati, fino a requisirli e farli diventare di proprietà pubblica, di aprire una vertenza con lo stato chiedendo una moratoria nazionale, di coinvolgere in questa battaglia parlamentari, senatori e tutte le forze sociali".