CAGLIARI. La Regione ha impugnato ufficialmente la legge del governo sull'autonomia differenziata. Il provvedimento - una delibera con cui viene impugnata le legge - è stato approvato oggi dalla Giunta della presidente Alessandra Todde. Il contenuto della legge, secondo l'esecutivo, "appare lesivo per l'autonomia regionale sia nella sua interezza che anche per una serie di specifici motivi che riguardano, in particolare (ma non solo), singolarmente gli artt. 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10 e 11".
La legge, secondo la Regione, violerebbe anche l'art. 116, comma 3 della Costituzione, eccedendo i limiti previsti per l'autonomia differenziata, e anche il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni.
"Mina la nostra specialità, ci danneggia e rappresenta una minaccia per il principio fondamentale di uguaglianza tra tutti i cittadini", attacca la presidente Todde, "Sono orgogliosa che la Sardegna sia capofila in questa battaglia, in difesa di chi ha di meno e contro la volontà di questo governo di aumentare una disparità inaccettabile tra i territori. La Sardegna non può tollerare una legge che favorisce le Regioni più ricche, a discapito dell'equità e della solidarietà nazionale oltre che delle prerogative costituzionali che ci sono state riconosciute attraverso il nostro Statuto. Stiamo lottando per garantire che ogni sardo e ogni cittadino italiano siano trattati con la stessa dignità e possano avere le stesse opportunità, ed è nostro dovere opporci a scelte politiche che indeboliscono il nostro Paese, vorrebbero silenziare le Regioni più povere e metterci gli uni contro gli altri".