CAGLIARI. "Selvaggia, Bella e Trascurata: La Sardegna meridionale è pronta a condividere la sua essenza". Così titola uno degli ultimi articoli del New York Times, firmato dalla penna di Laura Rysman. Un "pezzo", come si suol dire dalle scrivanie delle redazioni nostrane, che racconta di una terra che fa i conti con il turismo, ma che alla fine appartiene ai suoi cittadini. Un interessante dipinto di chi questa terra non la conosce, ma ci prova, pur commettendo i classici errori di chi non è abituato ad una che in così poco spazio contiene così tante realtà e culture diverse. Per fare un esempio: il Gardino sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate, per Rysman è un posto "vicino Cagliari".
Nonostante questo, l'articolo offre il punto di vista di una giornalista che, di fatto, ha cercato di entrare in contatto con la realtà che avrebbe poi descritto, vivendola, parlando con i suoi abitanti. E per chi il Sud Sardegna lo vive in prima persona, può essere interessante (e utile) capire come appariamo all'esterno.
Il New York Times descrive come "in Sardegna meridionale, dove le pecore superano di gran lunga il numero di abitanti, c'è un'energia nuova e inconfondibile a Cagliari, la sua piccola capitale mediterranea, e nella campagna circostante." Questo cambiamento è particolarmente visibile nel quartiere della Marina, un tempo enclave di pescatori e oggi "un vivace mix di immigrati e residenti di lunga data."
L'articolo è invecchiato male in alcuni passaggi visto che racconta di come "una promenade progettata dall'architetto Stefano Boeri creerà un parco lussureggiante lungo il lungomare" e una "linea di tram collegherà la Marina con l'entroterra di Cagliari." Inoltre, un nuovo porto, previsto per il 2026, "sposterà le navi da crociera più lontano, permettendo agli yacht di attraccare nel centro città". Probabilmente Rysman non ha fatto in tempo a scoprire che il sindaco Zedda per ora ha bocciato il progetto del bosco verticale.
Il New York Times avverte che "un'ondata di turismo potrebbe rivelarsi distruttiva o essere una manna per una regione povera di opportunità." Questo rischio è evidente se si considera come "decenni fa, la Costa Smeralda nel nord della Sardegna divenne un parco giochi per i ricchi," un esempio di come i turisti possono colonizzare un territorio. Tuttavia, Cagliari sta cercando di evitare questo destino, mantenendo un equilibrio tra lo sviluppo turistico e la preservazione della cultura locale. Come osserva il New York Times, Cagliari "sembra ancora una città che appartiene ai suoi residenti, a differenza di Firenze, Venezia o altre città invase dai turisti."
La politica locale sta cambiando, portando un rinnovato ottimismo. L'articolo sottolinea che "la nuova presidente della regione Sardegna, Alessandra Todde, e il ritorno dell'ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, hanno ispirato ottimismo in molti", o almeno così traspare dalle voci degli intervistati. In sintesi, Cagliari e il sud della Sardegna stanno vivendo un periodo di rinascita e trasformazione, cercando di diventare una destinazione turistica sostenibile che valorizza la propria cultura e offre nuove opportunità economiche.
- M.P.
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