UTA. Non è chiaro se ci siano legami tra l’incendio appiccato oggi da un detenuto in carcere a Uta e la morte del compagno di cella, che sarebbe morto dopo aver accusato un malore e i soccorsi avrebbero tardato ad arrivare per via dello spegnimento del rogo (QUI LA NOTIZIA). Avrebbe avuto delle crisi epilettiche come fa sapere la garante dei detenuti Irene Testa ma gli episodi simili sarebbero all’ordine del giorno. La garante ancora una volta lancia l’allarme e denuncia una situazione critica. "Su quanto accaduto oggi a Uta credo si debba aspettare la relazione di chi sta indagando", dice. "Non so se i soccorsi sono stati rallentati a causa dell'incendio ma ogni giorno spesso accade che negli istituti carcerari sardi i detenuti appiccano il fuoco. Questo succede proprio perché spesso nelle nostre celle c'è il disagio e la malattia che anziché essere curata viene punita", dice.