CAGLIARI. "Nessuno di noi è disposto a fare un passo indietro su una cosa: la legge sulle aree idonee, la scrittura del piano energetico regionale e delle norme collegate dovranno passare indiscutibilmente attraverso i territori, i Comuni, con i cittadini e con le cittadine attraverso incontri di condivisione e confronto". Così Daniela Falconi, presidente dell'Anci, dopo la prima assemblea dal suo insediamento con la nuova dirigenza. Il tema è chiaro, il più "urgente" per l'Isola: quello dell'assalto eolico. "Sentivamo, tutti, la necessità di parlare, di confrontarci, di sentirci meno soli e di fare sintesi intorno ad un documento che a fine assemblea è stato votato all’unanimità", dice Falconi, "Abbiamo deciso di invitare alla nostra assemblea non solo la Presidenza della Regione che ringrazio sia per la presenza ma soprattutto per gli impegni presi stasera, ma anche i comitati, che attraverso il loro coordinamento hanno potuto portare il loro indispensabile contributo. Ringrazio per la presenza i tanti Consiglieri e Consigliere regionali, il Presidente del consiglio regionale, l’Assessore all’industria, i sindacati e i tanti presenti che, anche se purtroppo non sono potuti intervenire spero abbiano condiviso “il percorso” che Anci ha consegnato non solo alla presidente ma a tutta la Sardegna".
"Noi crediamo e siamo fermamente convinti che sia questa l’unica strada. Avere cittadini informati, consapevoli, coinvolti è l’unica via possibile", continua la presidente dell'Anci, " L’assemblea di oggi non è stata facile, ma allo stesso tempo spero abbia dato a tutti la giusta determinazione per affrontare un percorso che non sarà affatto semplice ma che merita di diventare patrimonio collettivo. Perché ciò che si decide oggi in Sardegna avrà un impatto sulle generazione future per i prossimi decenni. E sta a noi decidere che impatto vogliamo dargli".