SELARGIUS. "La ditta che lavora per Terna ha sradicato e spostato tutti gli ulivi che ieri i presidianti avevano cercato di salvare. Non contenti, hanno spianato e schiacciato la terra con le ruspe". Così i manifestanti del presidio "Sa Barracca de Su Padru" denunciano quanto accaduto stamattina all'alba nelle campagne di Selargius per la costruzione della stazione di smistamento Terna.
"I proprietari del terreno che ha subito questo scempio non vogliono vendere. Col ricatto della forza hanno subìto un 'decreto di occupazione d'urgenza', in pratica ti portano via la terra prima di avere concluso le pratiche di esproprio".
E il comitato selargino comunica che da domani, lunedì 8 luglio, comincerà il presidio permanente in questo terreno, che ora "è nudo. Pensano di fermarci? Pensano che ci arrendiamo? No, non ci arrendiamo, non ci fermiamo. Il presidio non si ferma".
Poi l'annuncio: "Cominciamo a piantumare alberi di Sardegna, abbiamo l'elenco di quali piante possono resistere anche sotto il sole di luglio. Facciamo ora un appello al popolo di Sardegna. Servono persone disposte a stare nella Terra a vigilare e difendere. Servono attrezzi e braccia per piantumare. E servono alberi giovani, da uno a tre anni, con pane di terra e radici forti. Il terreno degli ulivi di fronte alla stazione di Terna deve diventare il simbolo della nostra resistenza sarda".