SELARGIUS. Sono le parole dell’agricoltore Gianluca Melis che questa mattina si è riunito insieme al comitato No Tyrrhenian Link nel suo terreno, nella località di Su Pardu a Selargius. Il motivo? La società Terna sta effettuando i lavori per la realizzazione di stazioni di conversione per finalizzare il collegamento sottomarino ad alta tensione con la Sicilia, proprio nel terreno di sua proprietà. Oltre a quello di Melis, sono presenti anche i terreni degli zii, per un totale di 9, tutti ereditati dal nonno. E nel giro di poche settimane, spiega, si è visto portare via quasi tutte le piante di ulivo, che lasciano spazio ormai a grandi buchi nel terreno.
Presente al sit-in di questa mattina anche Giulia Lai, l’avvocato che si è schierato in difesa del comitato No Tyrrhenian Link e che il 22 maggio scorso aveva presentato un esposto contro il mancato rispetto nelle normative da parte del gruppo Terna.