CAGLIARI. "Addio tenda, torniamo al Policlinic". Così gli Oss precari che esultano dopo 105 giorni di protesta e presidio in via Roma, Cagliari, di fronte all'assessorato della Sanità (QUI I DETTAGLI). "Finalmente riusciamo a vedere il percorso che da una tenda di protesta ci avvicina ai nostri amati posti di lavoro", fanno sapere con una nota i portavoce dei precari della tenda di via Roma, Silvia Orefice e Desiderio Mallus.
"Ripercorrendo questi 105 giorni, possiamo dire che non è stato facile. Siamo stati messi a dura prova dalla pioggia e dal freddo, dai balordi che passano in via Roma nel fine settimana e da tutte le nostre emozioni. A volte ci siamo sentiti abbandonati, sconfortati e sconfitti.
Ma non abbiamo mollato sapendo che se avessimo smontato questa maledetta tenda avremmo perso tutta la nostra visibilità.
Ieri l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari ha pubblicato la delibera con cui si impegna a stabilizzare una parte di noi. La graduatoria resterà comunque aperta e, vista la carenza di personale, tutti saremo stabilizzati.
I nostri sacrifici non sono stati vani, la nostra protesta non è stata inutile.
Per questo vorremo ringraziare le persone che dal primo giorno ad oggi hanno creduto in noi e nella nostra battaglia: il leader di Sardi in Europa Claudio Cugusi e gli operatori dell'associazione I Sardi Soccorso, Marco e Elena. Senza la loro tenda, senza la loro ambulanza per avere un po’ di luce sotto la tenda, senza il loro conforto materiale quotidiano non saremmo andati molto lontano. E poi i nostri avvocati Renato Chiesa e Gianni Benevole, che hanno lavorato per noi tutto questo tempo, dandoci forza e non lasciandoci mai soli.
Un ringraziamento alla Politica, non a tutta ma soltanto a chi ci ha ascoltati con umanità capendo che non c’è in ballo soltanto il nostro lavoro ma un pezzo della sanità pubblica di Cagliari. Grazie alla presidente Todde e all'assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi: siamo sicuri che vi sta a cuore la salute e il benessere dei cittadini sardi.
Grazie alla presidente della commissione sanità del Consiglio regionale, Carla Fundoni e al vice presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Frau: due medici, prima che politici, che hanno abbracciato la nostra causa e lottato per noi.
Grazie all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, in particolare alla dottoressa Chiara Seazzu e ai suoi stretti collaboratori: avete accettato il dialogo con noi, che siamo semplici operatori sanitari.
Grazie al personale della DIGOS, e tutte le forze dell'ordine, che hanno vegliato su di noi.
Grazie a tutti i colleghi che hanno partecipato a questa lotta, mettendo in secondo piano le loro famiglie e la loro vita, per questa causa.
Probabilmente, tra qualche giorno smonteremo la tenda e i cagliaritani non sentiranno più parlare di noi. Non ci frastimeranno mentre sfiliamo sulle strisce pedonali con i cartelli. Ma ci ricorderanno come quelli che hanno lottato per i loro diritti e per la sanità pubblica, senza mai mollare.
Perché, come ci ha insegnato Cugusi, l’unica battaglia che si perde davvero è quella che non si combatte", concludono.
LE PROTESTE
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