CAGLIARI. La protesta contro la speculazione energetica di stamattina ha visto centinaia di manifestanti scendere in piazza a Cagliari, ma per Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru e da sempre in prima linea quando si parla di energia e speculazione, è ancora poco l'impegno della classe politica. "A mancare alla 'condivisione', come sempre, sono i politici", spiega in una nota. "Sindaci: ho apprezzato il passaggio di Daniela Falconi, nuova guida dell’Anci. Ma gli altri? Non pervenuti: forse tre o quattro su 377. E i regionali? Paola Casula, come membro della commissione che si occupa di industria ed energia, ha promesso un incontro con i comitati. Francamente, mi pare un po’ poco".
E sempre sulla politica regionale insiste: "In Ras non si rendono conto che non ci sono e non ci saranno vie di mezzo. I 6 GigaWatt chiesti da Pichetto Fratin (cioè la bellezza di 1.000 pale da 6 MegaWatt e 220 metri) non sono un compromesso accettabile, perché eccedono largamente ciò che servirebbe alla Sardegna anche dopo il taglio delle centrali a combustibile fossile. Il metano servirà solo a rimpinzare la Snam e chi lavorerà allo sbancamento del terreno. E nessun accordo sarà accettabile se, a leggi vigenti, assicurerà agli investitori ricavi enormemente superiori a ciò che resta qua". E chiude: "In altre parole, in Ras non si rendono conto che se vogliono davvero difendere la Sardegna e curarne gli interessi, devono andare allo scontro duro con lo Stato, nei corridoi della politica, nelle aule assembleari e in tribunale. È inevitabile e tutto il resto sa di sconfitta. Ma questo coraggio manca. E la sua assenza si vede ogni giorno".
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