CAGLIARI. "Ho provato profondo dispiacere nel constatare che, per quanto riguarda la struttura sarda, sono stati traditi i valori fondanti". Queste le parole di Andrea Piras, che con un comunicato stampa annuncia di aver lasciato la Lega di Salvini per passare all'Udc.
Secondo Piras, "il segretario regionale ha scelto la formula dell’”uomo solo al comando” una dinamica che, a mio avviso, è incompatibile con il DNA Lega e con tutti quei militanti o semplici simpatizzanti che, come me, ritengono fondamentale l’ascolto dei cittadini e il più profondo dialogo con gli iscritti".
"I risultati delle recenti elezioni regionali ‐ è l'analisi di Piras - hanno dato ragione a chi aveva previsto il disfacimento del movimento, qualora la scelta dei candidati fosse ricaduta su figure, certamente valide, ma avulse da qualsiasi ragione storica e valoriale della Lega. Nonostante il disaccordo manifestato dai militanti, ragioni di opportunismo elettorale hanno portato in quella direzione. Oggi, il solo rappresentante della Lega nel Consiglio Regionale non ha una storia leghista, non ha condiviso il progetto che ha fatto crescere il partito e che iniziava a dar frutti, non tanto sulle percentuali al seggio, ma con la crescita e il radicamento territoriale, vero pilastro di qualsiasi iniziativa politica. Quanto brevemente accennato mi impedisce di condividere le scelte dell’attuale Segreteria regionale, e mette fine a un percorso che mi ha visto in prima linea sia quando le percentuali erano a doppia cifra sia quando erano ai minimi".
Piras, ora passerà all'Udc, ed è già pronto per le amministrative di Cagliari. "Ho scelto di confrontarmi con i vertici sardi dell’UDC, un contenitore politico che custodisce intatti valori quali l’ascolto e la condivisione delle decisioni, un partito che incarna i medesimi ideali della mia storia personale e politica. Sono certo che in questo nuovo contesto, avrò l’opportunità di portare avanti la voce dei cittadini e lo farò da subito, mettendomi a disposizione per le imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Cagliari".