ALÀ DEI SARDI. Aveva intascato i compensi della Asl per i turni di guardia medica mai svolti. A finire nei guai un medico pluriassenteista, che già da un anno era finito sotto la lente dei carabinieri di Ozieri, che ne monitoravano l'effettiva presenza alla guardia medica di Alà dei Sardi dopo alcune segnalazioni fatte dai pazienti.
Subito dopo l’avvio delle prime verifiche investigative, erano stati accertati episodi di assenteismo frequentissimi e le prime astensioni dal lavoro erano addirittura risalenti al luglio 2022. Tenuto conto della gravità dei fatti e della complessità degli accertamenti da esperire per provarne le effettive responsabilità, la conduzione delle indagini era passata ai militari del Nucleo Operativo della Compagnia CC. di Ozieri (SS) i quali, sempre supportati dai colleghi di Alà dei Sardi, avevano subito ottenuto importanti riscontri.
Come è stato poi accertato, il medico indagato aveva falsamente attestato la propria presenza in servizio alla Asl Gallura di Olbia e aveva indotto in errore la Direzione dell’ARES Sardegna la quale, ritenendo genuine le sue dichiarazioni di prestazione lavorativa effettuate presso la Guardia Medica di Alà dei Sardi, aveva infine liquidato il medico con il pagamento di ben 456 ore di servizio – mai effettuate – e per un ammontare di quasi 11.500 euro di emolumenti, che lui si era quindi ritrovato sul proprio conto bancario.
L’attività d’analisi dell’imponente documentazione acquisita dal Nucleo Operativo di Ozieri ha infine consentito l’individuazione certa di oltre 30 giorni di assenza, comunque regolarmente retribuiti e per i quali il medico in questione aveva quindi presentato delle false attestazioni di presenza in servizio; nei giorni scorsi, al termine di una complessa refertazione alla Procura della Repubblica di Sassari, il G.I.P. del Tribunale turritano – allo scopo di interrompere definitivamente la gravissima condotta delittuosa posta ancora in essere da parte dell’indagato – ha emesso la Misura Cautelare personale interdittiva del divieto di esercizio della professione medica.
Il provvedimento interdittivo emanato dall’Autorità Giudiziaria, generato nella sua durata massima ed ininterrotta di 12 mesi dalla data di notifica, è stato già consegnato direttamente nelle mani dell’interessato da parte del Comandante della Compagnia Carabinieri di Ozieri Maggiore Gabriele Tronca che, di fatto, lo ha sospeso dall’esercizio della professione medico-sanitaria; la truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, la reiterata falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, l’omissione in atti d’ufficio e l’interruzione continuata di un servizio pubblico sono i reati contestati.