CAGLIARI. "Chiunque può stampare le nostre foto e incollarle nei pannelli elettorali (rigorosamente in quelli vuoti)". L'annuncio arriva da Gianluca Vassallo, fotografo e ideatore della campagna elettorale artistica "Vota per me", che nasce come "provocazione" e risposta alla violenza sui migranti. I protagonisti sono proprio loro: ragazzi con la pelle nera o con gli occhi a mandorla e donne con il velo sul capo, ritratti nei manifesti affissi per le strade di diverse città d'Italia e della Sardegna: da Cagliari a Nuoro, da Roma a Milano. Manifesti che però, a meno di 24 ore dall'affissione, a Cagliari sono stati già strappati (QUI LA NOTIZIA). "Che li strappino, vuol dire che il messaggio è arrivato", commenta Vassallo.
Nel frattempo arrivano dal gruppo Fratelli d'Italia le prime polemiche sulla campagna. “A Cagliari hanno affisso abusivamente questi manifesti vicino a quelli di Fratelli d'Italia. Una coppia di immigrati con un bimbo in braccio. Noi abbiamo oscurato il suo volto per rispettarlo ma loro no. Immaginate cosa sarebbe successo se lo avessimo fatto noi. Dove sono le Ong che difendono i diritti dei bambini?”, commenta il presidente Giorgia Meloni. Più critico è il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Salvatore Deidda: “Ci chiediamo se le Istituzioni, dal Comune alla Prefettura, intendano far rispettare le leggi o dobbiamo vivere una campagna elettorale in cui la sinistra, oramai al crepuscolo, si senta in diritto di agire al di fuori della legalità. Razzismo e fascismo. Il vuoto assoluto".