FRANCIA. Marco Raduano, il leader del clan di Vieste - tra i primi dieci ricercati italiani - che era evaso dal carcere di massima sicurezza "Badu'E Carros" in Sardegna, è stato arrestato in Corsica.
Fuggitivo da un anno, Raduano riuscì a scappare dall'istituto penitenziario nuorese il 24 febbraio del 2023 utilizzando delle lenzuola annodate, con cui si calò dalle mura del carcere.
Sarebbe stato catturato anche il suo braccio destro, Gianluigi Troiano di Vieste, latitante da due anni: si trovava in Spagna. I particolari sulla cattura dei due saranno illustrati in una conferenza stampa convocata in Procura a Bari in mattinata.
Marco Raduano, soprannominato "pallone" o "woolrich" nell'ambiente criminale, era stato condannato all'ergastolo il 31 ottobre, al termine del processo di primo grado "Omnia Nostra". Inoltre è imputato per essere stato coinvolto negli omicidi di Omar Trotta, ucciso a Vieste il 27 luglio 2017, e di Giuseppe Silvestri, assassinato il 21 marzo 2017 a Monte Sant’Angelo. Raduano è anche accusato di aver partecipato al tentativo di omicidio di Giovanni Caterino, già condannato all'ergastolo come collaboratore della banda responsabile della strage di San Marco in Lamis del 9 agosto 2017. Questo tragico evento vide l'uccisione del boss mafioso di Manfredonia, Mario Luciano Romito, del suo autista e cognato Matteo De Palma, e di due innocenti, i fratelli Luigi e Aurelio Luciani, contadini che si trovavano casualmente sul luogo della strage vicino alla vecchia stazione di questo centro del Gargano.