CAGLIARI. “Tutti gli indicatori dicono che Cagliari sia una città tranquilla e sicura. È anche vero che anni di immigrazione incontrollata, certamente non voluta dalla mia parte politica, hanno creato malessere che puntualmente ricade sui sindaci”. Così il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu sugli eventi drammatici avvenuti nel corso del fine settimana a Cagliari. Tre i casi registrati: un primo accoltellamento venerdì, con un tunisino ferito al collo dopo essere stato rapinato da un algerino. Sabato, invee, un algerino è stato accoltellato alla schiena e alla gola tra via Sicilia e via Napoli. Poco dopo un altro tentato accoltellamento, stavolta in piazza Matteotti.
Nella mattinata di oggi si è tenuto un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura sul caso Marina. Oltre al prefetto, al sindaco di Cagliari e al questore, erano presenti i vertici provinciali della guardia di finanza, dei carabinieri e della polizia municipale. “Da quanto si apprende - dice il primo cittadino - si tratta di questioni che niente hanno a che vedere con la malamovida e lo spaccio di droga ma limitate ai rapporti tra algerini e tunisini, in questo caso con regolare permesso di soggiorno”.
Già ieri era stato annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza alla Marina. Stamane è stato confermato il presidio di polizia e carabinieri in Marina. I controlli ovviamente riguarderanno tutte le strade, con un monitoraggio continuo e rafforzato nel fine settimana. “Per quanto riguarda la vivibilità del quartiere Marina ho sempre pensato che questa dipendesse da una maggiore prevenzione che io ho sempre chiesto con insistente puntualità alle forze dell’ordine. Prevenzione che chiedo tutt’ora laddove finisce la competenza di un sindaco sulla qualità della vita e dei servizi e inizia quella della sicurezza”.
Adolfo Costa, presidente del comitato di residenti del quartiere di Stampace, dopo che anche questo fine settimana è continuata la scia di violenza che sempre di più interessa la zona intorno a piazza Yenne, dichiara: "Presidi fissi in centro? Ben venga, li chiediamo da tempo, ma dobbiamo sempre aspettare che succedano cose gravi. E bisogna vedere se questo basterà. Questi fenomeni si verificano sempre più spesso, a seconda della settimana nel quartiere de la Marina o di Stampace, come se migrassero", conclude Costa. "Servono risposte, siamo in una situazione di crisi".
Un appello, questo, condiviso anche Fipe Confcommercio Sud Sardegna: “Vogliamo lanciare un appello alle forze dell’ordine, siamo molto preoccupati”, dichiara il presidente Emanuele Frongia, “come federazione e titolari dei locali ci uniamo ai residenti. L’episodio accaduto questo weekend è l’ennesimo, davanti alle nostre attività, alle case dei residenti, in pieno centro, ci preoccupa per la serenità dei nostri locali, del nostro quartiere e dei nostri dipendenti e quindi per il futuro e l’appetibilità degli spazi, incredibile pensare che si possa registrare un regolamento dei conti con coltelli in mano in pieno centro. Servono più controlli”.
Il presidente Frongia ricorda anche quanto accaduto poche settimane fa ai danni di due dipendenti di un locale del centro. “Solo poco più di un mese fa due dipendenti di
un locale di piazza Yenne sono stati brutalmente aggrediti mentre tornavano a casa, tutti questi episodi di violenza sono inaccettabili per una città come Cagliari a vocazione
turistica”.
- Maurizio Pilloni
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