LULA. La presidenza del consiglio e il ministero per l'Università e la Ricerca in una nota fanno sapere che "il Governo italiano è pronto a sostenere l'impegno finanziario per ospitare nel nostro Paese Einstein Telescope, la grande infrastruttura di ricerca per lo studio delle onde gravitazionali che l'Italia si è candidata a realizzare in Sardegna, net territorio di Lula".
Einstein Telescope sarà un osservatorio internazionale di terza generazione all’avanguardia assoluta nella ricerca fisica e astronomica, per il quale l’Italia ha ufficializzato la sua candidatura nello scorso mese di giugno. Il sito scelto per l’infrastruttura si trova nell’area della miniera dismessa a Sos Enattos a Lula (in provincia di Nuoro) un luogo considerato ottimale per le eccellenti condizioni geologiche e ambientali che può garantire.
Il Governo ha indirizzato ad Antonio Zoccoli, presidente dell'INFN, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che è l'ente coordinatore della candidatura italiana per ET, una lettera che conferma l'impegno, istituzionale e economico, perché la proposta sia quella vincente in sede europea.
“La volontà di realizzare Einstein Telescope in Italia è stata fortemente sostenuta dal Governo. Si tratta di una scelta strategica per un Paese che vogliamo sempre più ambizioso. L’Italia è leader in Europa per la fisica, con la presenza di molte eccellenze scientifiche. Siamo convinti che ET contribuirà a rafforzare in modo decisivo la realizzazione di un ecosistema della ricerca e dell’innovazione sempre più attrattivo”, ha detto Anna Maria Bernini, il Ministro dell’Università e della Ricerca.
Per ottenere l’assegnazione europea, il Governo ha deciso di programmare un piano di ‘diplomazia scientifica’ che coinvolgerà le nostre eccellenze universitarie e di ricerca, tra cui il Premio Nobel Giorgio Parisi. Sarà affidato loro un ruolo di coordinamento e divulgazione, perché sia resa nota nell’Unione la qualità della proposta italiana e quanto questa sappia rappresentare al meglio gli interessi comunitari.
Nella lettera inviata a Zoccoli, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, certifica tra l’altro l'importante impegno finanziario che il Governo è pronto ad assumere in caso di assegnazione dell’infrastruttura. Si tratta di circa 950 milioni di euro complessivi per i nove anni previsti per la costruzione (dal 2026 al 2035). In particolare, le spese serviranno alla realizzazione e all’acquisto di beni, materiali e tecnologie. La dotazione è stata prevista tenendo conto anche dell’elevato impatto occupazionale e di indotto atteso e del ritorno in termini di coesione territoriale.
Il presidente INFN Zoccoli, ha rigraziato governo e ministero per aver sostenuto e promosso, fin da subito a livello nazionale e internazionale, questa grande impresa scientifica.
L'Einstein Telescope, precisa Zoccoli, "rivoluzionerà lo studio del nostro universo, permettendo di raggiungere luoghi e tempi ad oggi inesplorati e inesplorabili. Un’opportunità unica non solo per la scienza e per la conoscenza, ma anche per il nostro Paese. Se riusciremo a vincere la dura competizione internazionale, e oggi la candidatura italiana è davvero la più solida, per realizzare questa grande infrastruttura scientifica in Italia, la Sardegna sarà al centro della ricerca mondiale sulle onde gravitazionali, e potrà attrarre sul proprio territorio risorse e ricercatori e ricercatrici da tutta Europa, con esiti positivi in termini di innovazione e crescita industriale, economica, sociale e culturale che interesseranno il territorio regionale e l’intero Sistema Paese. Per disegnare il futuro ci vogliono visione e determinazione. Einstein Telescope è un investimento strategico per il futuro della Sardegna, dell’Italia, di tutti noi e, è bello dirlo, soprattutto delle nostre giovani e dei nostri giovani".
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