CAGLIARI. È in programma oggi alle 12 l'incontro tra Alessandra Todde e Renato Soru, i due candidati sardi in campo per il centrosinistra, alle Regionali 2024.
"Ho sentito Soru, ci incontreremo nei prossimi giorni". Avrebbe detto ieri Todde in un'intervista con Giovanni Floris a La7, anche se la dichiarazione che non è andata in onda. "Ci sono stati mesi di incontri, in Sardegna e con forze che sono solo regionali, dieci tavoli programmatici con al lavoro oltre 120 persone per costruire una grande base programmatica". Ha detto in tv spiegando che la sua candidatura non è frutto di un accordo romano.
Soru vorrebbe le primarie ma Todde non è d'accordo: "Il tema delle primarie è stato dibattuto e si è deciso di non sceglierle come metodo, ma la decisione è stata affidata a una classe dirigente che finalmente fa politica".
L’incontro si terrà all’hotel Regina Margherita, alla presenza della stampa e in diretta streaming. Non più a casa di Renato Soru, il quale aveva accettato l’incontro chiesto da Alessandra Todde, pervenuto martedì scorso, “riservato e urgente”. Per questo, si era concordato inizialmente che fosse in quella sede, al fine di garantire la riservatezza richiesta. Spiegano con una nota.
"Sorprendentemente Alessandra Todde", commenta Soru, "ha poi deciso, da sola, di rendere pubblico l’incontro ed anticipare la sua posizione in maniera molto netta, nel corso di un’intervista televisiva.
Ora la mia casa non è più il luogo adatto per un incontro che si è reso pubblico e per questo stamattina ho comunicato ad Alessandra Todde la necessità di spostare il luogo dell’incontro in una sala dell’hotel Regina Margherita, che ho già provveduto a riservare. Inoltre ho proposto che l’incontro, per totale trasparenza, sia aperto alla presenza dei giornalisti e delle giornaliste, e in diretta streaming".
Poi arriva la replica di Todde.
“Ho proposto nei giorni scorsi a Renato Soru un incontro privato come gesto di apertura e di inizio di un dialogo per condurre una battaglia comune, per sconfiggere le destre e rilanciare la Sardegna. Prendiamo atto della scelta non condivisa di spostare all’ultimo momento l’appuntamento - trasformandolo in un dibattito pubblico - e quindi sottraendosi di fatto al confronto", scrive su una nota.
"L’incontro privato di oggi era finalizzato ad aprire un dialogo ed ipotizzare un percorso condiviso per la Sardegna, lavorando su strategie comuni. Rimaniamo disponibili, come oggi e come sempre ribadito in questi giorni, a ricostituire un dialogo con la delicatezza e riservatezza necessari all’interesse collettivo. Le prove muscolari che scelgono strade conflittuali e di chiusura non servono ai Sardi tantomeno alla Sardegna. È il momento del Noi e non dell’io".
- Redazione