CAGLIARI. “È evidente, in altri termini, come la vicenda abbia un mero rilievo politico: e certamente non penale. Con queste parole il GIP ha archiviato il procedimento nei miei confronti". Lo ha fatto sapere con una nota il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu.
L'ipotesi di reato nei confronti di Truzzu e del consigliere comunale di maggioranza, Antonello Angioni, nell'ambito di un'inchiesta della procura di Cagliari su presunte indebite pressioni sull'ex assessora della Cultura e sulla dirigente comunale per la permanenza di una associazione culturale nei locali della struttura comunale della Mediateca del Mediterraneo (Mem), era quella di "tentata concussione".
"Una vicenda incredibile, che non mi ha mai fatto dubitare dell’azione della magistratura.
Una vicenda per me dolorosa, perché ha messo in dubbio alcuni principi fondamentali della mia formazione e azione politica: l’onestà e il rispetto della legalità.
Voglio ringraziare la mia famiglia (sempre al mio fianco come in questa foto di qualche anno fa) e le tantissime persone che, conoscendomi, non mi hanno fatto mai mancare la loro vicinanza.
Permettetemi anche di dire che non ho alcuna stima di chi, incapace di affermare la sua azione politica, utilizza le aule dei tribunali per cercare di affermare le proprie ragioni.
Adesso, come sempre, al lavoro per Cagliari e per la Sardegna con la solita trasparenza e onestà", ha concluso il primo cittadino.
Paolo Truzzu era finito inoltre a processo - per un'altra vicenda - per diffamazione per una frase pubblicata sui social quando era ancora consigliere regionale (QUI LA NOTIZIA).