CAGLIARI. È primario l'interesse nazionali a portare avanti le esercitazioni programmate. Con un'ordinanza il Tribunale amministrativo della Sardegna (Tar) respinge il ricorso degli ambientalisti del Gruppo d'intervento giuridico e di altre associazioni (A Foras, Movimento non violento, Assotziu consumadoris Sardigna) contro le esercitazioni militari previste nell'Isola nel 2023.
Il ricorso era stato presentato contro il decreto del Ministero della Difesa che aveva approvato il nuovo calendario di esercitazioni, in programma a Capo Frasca e Teulada fino al 21 dicembre, al quale però si era opposto il Comitato misto paritetico regionale.
I giudici del Tar sottolineano come il decreto del Ministero "evidenzia ragioni di primario interesse nazionale in ordine allo svolgimento delle attività programmate in quanto necessarie ad assicurare sia il rispetto, da parte dello Stato italiano, di impegni internazionali assunti, e sia il livello di addestramento necessario all’impiego operativo delle nostre Forze Armate nelle missioni".
Si afferma inoltre che nonostante una relazione dell'Ispra evidenzi "profili di criticità ambientali gli elementi raccolti non evidenziano, ad oggi, una situazione nella quale sia possibile individuare, come conseguenza dei fatti oggetto delle imputazioni, impatti sulle risorse naturali tali da integrare fattispecie di danno ambientale”.