CAGLIARI. Tutto pronto per le celebrazioni al porto alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: prenderanno la parola il capo di stato maggiore della difesa, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e il ministro della Difesa Guido Crosetto. In programma anche l'esibizione delle Frecce tricolori e il lancio di sei paracadutisti (QUI LA NOTIZIA). A poca distanza però, in concomitanza con l'evento istituzionale, due contromanifestazioni.
La prima, in piazza Giovanni XXIII, organizzata dal Comitato "No al 4 novembre come festa nazionale delle Forze armate" di cui fanno parte, tra gli altri, Cagliari SocialForum, Sardegna Palestina, Usb Sardegna, Cobas scuola Cagliari, A Foras. "Per noi non è una festa!" è il messaggio dei manifestanti. "E’ un mezzo usato per una ulteriore imposizione, quella di un’idea di Patria e Unità nazionale basate unicamente sull’esercizio della forza e delle armi, che tenta di ripristinare, di fatto, uno stato fascista e di cancellare la memoria della Liberazione e del 25 Aprile come momento fondante della nostra storia". Tra i partecipanti al corteo molti riferimenti alla guerra in Ucraina e al conflitto tra Palestina e Israele.
Gli antimilitaristi di 'A Foras' hanno invitato i cagliaritani, durante il passaggio del corteo tra le vie della città a "mostrare pubblicamente e pacificamente la propria contrarietà", esponendo nei balconi delle abitazioni bandiere sarde, arcobaleno, o palestinesi e striscioni con scritto "Stop esercitazioni" e altri slogan. In piazza Garibaldi, invece, in programma l'incontro con il giornalista Michele Santoro, "Uscire dalle Guerre".